Giovani imprese, innovazione e sud al centro della terza tappa di ALIS ON TOUR a Manduria

10 luglio 2022

Giovani imprese, innovazione e sud al centro della terza tappa di ALIS ON TOUR a Manduria

GIOVANI, IMPRESE, INNOVAZIONE E SUD AL CENTRO DELLA TERZA TAPPA DI “ALIS ON TOUR” A MANDURIA

Guido Grimaldi: “Per il nostro appuntamento annuale in Masseria Li Reni a Manduria ci siamo confrontati, insieme al padrone di casa Bruno Vespa, con autorevoli ospiti imprenditoriali ed istituzionali tra cui il Viceministro Morelli, i Sottosegretari Gava, Nesci e Sisto, l’Onorevole Lupi e il Presidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi”

“Dopo gli straordinari appuntamenti di ALIS ON TOUR a Roma e Napoli, qui a Manduria abbiamo continuato ad approfondire le importanti tematiche legate all’economia nazionale, europea e mondiale, analizzando con i nostri autorevoli ospiti imprenditoriali ed istituzionali le principali sfide presenti e future per le imprese e le nuove generazioni, così come le opportunità del PNRR in ottica di transizione ecologica e digitale. Lo abbiamo fatto scegliendo con orgoglio e convinzione questa terra per la tappa odierna di ALIS ON TOUR e ci auguriamo che proprio questo confronto di oggi, qui a Manduria, possa contribuire concretamente a presentare proposte e soluzioni al Governo in un momento così difficile ma dove noi imprenditori e operatori del trasporto e della logistica stiamo facendo la differenza sostenendo, attraverso i nostri preziosi ed indispensabili servizi, il Paese. Ci tengo a ringraziare Bruno Vespa per la straordinaria ospitalità, tutti i presenti e soprattutto gli illustri relatori intervenuti, tra i quali il Viceministro Morelli, i Sottosegretari Gava, Nesci e Sisto, l’Onorevole Lupi e il Presidente dell’International Chamber of Shipping Emanuele Grimaldi”.

Così il Presidente di ALIS Guido Grimaldi ha commentato il terzo appuntamento di “ALIS ON TOUR. L’Italia in movimento alla scoperta del Mezzogiorno” tenutosi presso la Masseria Li Reni di Manduria.

Dopo i saluti del Sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro, per il quale “è un orgoglio avere qui tante competenze per far crescere il Sud” e la relazione del Presidente di ALIS Guido Grimaldi, i lavori della giornata sono proseguiti con il panel “Innovazione, giovani ed imprese: le sfide del presente e del futuro”, nel quale il padrone di casa Bruno Vespa ha moderato il Viceministro alle Infrastrutture e alla Mobilità Sostenibili Alessandro Morelli, il Sottosegretario al Sud e alla Coesione territoriale Dalila Nesci, il Sottosegretario alla Transizione ecologica Vannia Gava, il Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, l’Onorevole Maurizio Lupi e il Vicepresidente di ALIS Marcello Di Caterina.

Il Viceministro Morelli ha chiarito la sua posizione in merito agli incentivi per l’intermodalità Marebonus e Ferrobonus: “Oggi lei mi chiede se diventeranno iniziative stabili o se cesseranno. Io affermo, provocatoriamente, che ha ragione il Ministro Giovannini: nel senso però che Marebonus e Ferrobonus non devono essere più bonus ma delle realtà inserite nell’ordinamento, devono avere una dotazione definitiva, questo è l’auspicio che noi abbiamo”.

In riferimento al Sud e all’importante iniziativa del Contratto Istituzionale di Sviluppo è intervenuto il Sottosegretario Dalila Nesci: “Il CIS è un contratto nuovo e innovativo che il Ministero ha voluto rafforzare e, ad esempio in Calabria, ha avuto un grande riscontro. È uno strumento apprezzato soprattutto dai sindaci visto che i CIS sono firmati in accordo con le Regioni ma le risorse, finanziate con il Fondo Sviluppo e Coesione, spettano ai comuni”.

Il Sottosegretario Vannia Gava ha commentato: “Basta con migliaia di tonnellate di rifiuti che viaggiano e vanno all’estero. Il termovalorizzatore viene demonizzato, invece dovrebbe chiudere il cerchio, evitando che si butti materiale in discarica. In Conferenza Stato-Regioni abbiamo da poco condiviso che le Regioni avranno le nuove linee guida e dovranno aggiornare il loro piano rifiuti”.

Il Sottosegretario Francesco Paolo Sisto, rispondendo alla domanda se con la Riforma Cartabia le imprese straniere saranno incentivate a venire in Italia, ha risposto sottolineando che “Le riforme rientrano in un sistema economico e organizzativo complesso, in cui noi chiediamo anche più magistrati, più personale amministrativo e strutture migliori ma non solo norme. L’impresa diventa un luogo di legalità, un partner per lo Stato e bisogna pertanto credere nei nuovi strumenti”.

L’Onorevole Maurizio Lupi, intervenuto sull’attuale situazione politica, ha dichiarato che “Ci sono priorità condivise, per 9 mesi facciamo un patto, diamoci una priorità e perseguiamola: non possiamo permetterci di perdere tempo in attesa delle elezioni, Draghi non aspetterà di galleggiare e credo che si voterà qualche mese prima del previsto”.

E’ inoltre intervenuto il Vicepresidente di ALIS Marcello Di Caterina sulla difficoltà nel trovare lavoratori nel settore logistico: “Le nostre aziende hanno difficoltà a trovare autisti, marittimi, addirittura medici di bordo. C’è probabilmente una scarsa attenzione a una politica di formazione di queste figure, che stimoli i giovani a credere in questo lavoro. Come ALIS facciamo un lavoro di sensibilizzazione insieme agli ITS, con i quali abbiamo finora attivato 600 stage e la metà di questi ragazzi sono stati assunti”.

Il secondo panel, dal titolo “Le opportunità del PNRR per la transizione ecologica e digitale”, è stato moderato dal Direttore di ALIS Magazine Sergio Luciano e ha visto la partecipazione di Stefania Gilli (IoT Country Manager Vodafone Italia), Manlio Guadagnuolo (Commissario straordinario ZES Adriatica interregionale Puglia-Molise), Pino Musolino (Presidente AdSP Mar Tirreno Centro-Settentrionale), Giovanni Palasciano (Senior Partner Grant Thornton), Ugo Patroni Griffi (Presidente AdSP Mar Adriatico Meridionale), Sergio Prete (Presidente AdSP Mar Ionio) e Gerry Vitiello (General Manager AC Servizi e Trasporti).

Stefania Gilli di Vodafone Italia ha dichiarato: “Da sempre Vodafone Business è in prima linea per accompagnare aziende e P.A. nella trasformazione digitale. Il nostro impegno si declina da una parte attraverso investimenti in infrastrutture di rete e, dall’altra, nella realizzazione di soluzioni tecnologicamente evolute come l’IoT, il cloud, gli analytics e la cybersecurity. Il 5G, già presente in 60 città italiane di cui molte qui nel Mezzogiorno, consentirà un’ulteriore accelerazione nel processo di digitalizzazione dei territori”.

Per il Commissario ZES Manlio Guadagnuolo: “Le ZES rappresentano oggi una grande opportunità forse unica e irripetibile per il Sud, nell’ambito del bacino mediterraneo allargato. Abbiamo parlato di transizione ecologica e green economy, tutti temi di grande collegamento con le semplificazioni amministrative ed agevolazioni fiscali previste dalle ZES”.

Sul ruolo delle Autorità di Sistema Portuale e sul PNRR è intervenuto Pino Musolino che ha dichiarato: “Dobbiamo sfruttare il PNRR anche per rendere la macchina amministrativa più performante, avvicinandoci a quella di altri Paesi europei. Nel 2026 dovremo tutti essere in grado di dire che abbiamo fatto opere che hanno rimesso l’Italia in movimento”.

Il Presidente AdSP Ugo Patroni Griffi ha inoltre chiarito che “La transizione energetica per un sistema portuale è una grande opportunità da cogliere per il mercato. Con il cold ironing si diceva che avremmo risolto tutti i problemi, ma lo stesso Ministro Giovannini ha compreso che non è semplice e che ci vogliono potenze sulla rete che oggi non abbiamo”.

Il Presidente AdSP Sergio Prete ha aggiunto che “Il PNRR è una grande sfida ma anche una grande opportunità, i porti sono riconosciuti come strutture che hanno un impatto ambientale importante ma si è avviato un percorso per abbattere tale impatto ed avvicinarsi ad essere green ports”.

Per Giovanni Palasciano di Grant Thornton “Le imprese si sono scontrate con l’aumento dei costi energetici, dei tassi di interesse e dell’inflazione: tutti questi fattori negativi congiunti non si vedevano da tempo, le aziende sono in difficoltà e vedo un autunno non facile, ma abbiamo l’occasione del PNRR da sfruttare e la nostra realtà è al fianco delle imprese nel percorso di ripresa”.

Gerry Vitiello di AC Servizi e Trasporti ha espresso il punto di vista delle imprese: “La transizione ecologica non è semplice, è una cosa nuova per tutti. Le aziende certificate hanno bisogno di essere tutelate e valorizzate dalle Istituzioni, ma abbiamo anche bisogno di persone competenti e di maggiore consulenza aziendale per le PMI”.

In chiusura dei lavori Bruno Vespa ha intervistato Emanuele Grimaldi, recentemente nominato Presidente dell’ICS (International Chamber of Shipping), l’associazione mondiale degli armatori, il quale ha dichiarato: “Ritengo che rispetto al tema del Marebonus si debbano fare i conti per capire quanto queste misure convengano all’Italia. Il nostro gruppo da solo trasporta 1,5 milioni e mezzo di trailer. Se non venissero trasportati in nave, ogni passaggio costerebbe almeno 300 euro in media in più, pari a 500 milioni di euro. Se sommiamo quanto trasportano gli altri armatori, arriviamo ad un risparmio globale di 1 miliardo all’anno in termini di minori costi economici. Inoltre, considerando anche i risparmi in termini di esternalità ambientali pari ad oltre 2 miliardi di euro, il risparmio totale sarebbe di circa 3 miliardi grazie al Marebonus, che comporta una spesa pubblica decisamente minima rispetto ai notevoli benefici economici ed ambientali derivanti. Per risparmiare così tanti soldi, con i cittadini che ne traggono grande giovamento e con le industrie del Sud che diventano più competitive, credo sia sacrosanto supportare questo processo virtuoso ed impiegare pochi milioni di incentivi per quei trasportatori responsabili che investono nella logistica sostenibile”.


10 luglio 2024
Nelle scorse settimane, la Direzione generale della Motorizzazione ha apportato alcune integrazioni e chiarimenti alle istruzioni relative alle disposizioni per i corsi CQC. Il provvedimento è legato alla necessità di fornire delle risposte ad alcuni quesiti sull’applicazione della nuova disciplina della CQC (di cui al DM del luglio 2021), oltre che di aggiornare i modelli per le dichiarazioni di atto notorio dei docenti sul trattamento dei dati personali. Fra i punti oggetti di chiarimento alcuni sono particolarmente importanti. Il testo fornisce, ad esempio, precisazioni sulla conversione e il duplicato della CQC nei casi di titolare di patente di guida italiana e di CQC conseguita presso uno Stato Ue o dello Spazio economico europeo o in Svizzera, quando ha stabilito la residenza in Italia (conversione possibile per tutta la validità della CQC quinquennale posseduta); di titolare di patente di guida rilasciata da uno Stato membro Ue o dello Spazio economico europeo; o sulla conversione di una CQC ottenuta nel Regno Unito entro il 31 dicembre 2020. La circolare offre chiarimenti anche sulla figura del docente medico, con esperienza di due anni di formazione. In questa categoria è incluso ora anche il medico odontoiatra iscritto all’albo provinciale degli odontoiatri. Per quel che riguarda il numero dei docenti per ciascuna lezione del corso CQC si spiega che “possono essere comunicati più nominativi di docenti per ciascuna delle qualificazioni professionali richieste”. Inoltre, la circolare entra nel merito anche delle variazioni delle sedi, del materiale didattico, delle attrezzature e del personale docente. Si chiariscono, anche, le modalità di rilevazione di presenze e assenze. @rivistatir 
24 giugno 2024
I trasporti nel cuore dell’economia: l’intermodalità al centro di un convegno a Roma 
3 marzo 2024
Passi avanti verso la riforma della legge sugli interporti. La Camera, infatti, ha dato il via libera in prima lettura alla proposta di legge con 125 sì, 79 no e 3 astenuti; adesso la parola passa al Senato. Il documento contiene una serie di punti, a partire dalla definizione di interporti e cioè "il complesso organico di infrastrutture e di servizi integrati di rilevanza nazionale, gestito in forma imprenditoriale" per "favorire la mobilità delle merci tra diverse modalità di trasporto". La nuova norma si propone di favorire l'intermodalità terrestre e l'efficienza dei flussi logistici, valorizzando anche la rete esistente degli interporti e i collegamenti con il sistema portuale. L'iter di riforma mira ad aggiornare la Legge quadro del 1990. Scritto da redazione Tir
4 febbraio 2024
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, il 31 gennaio, un decreto legge a tutela dell’indotto delle grandi imprese in stato di insolvenza, ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria. Una questione che riguarda anche il settore dell’autotrasporto, in particolare le imprese che vantano crediti insoluti per servizi di trasporto effettuati per conto di Acciaierie d’Italia (ex Ilva). Il DL prevede diverse misure che vanno dall'accesso agevolato al Fondo di garanzia Pmi a un Fondo specifico, istituito presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l'obiettivo di abbattere gli interessi sui mutui per nuova liquidità. Per quanto riguarda il Fondo di garanzia, il DL prevede che le imprese che incontrano difficoltà di accesso al credito a causa dell’aggravamento della posizione debitoria delle imprese è concessa a titolo gratuito, senza valutazione, la garanzia del Fondo fino all’80% dell’importo dell’operazione, nel caso di garanzia diretta; fino al 90% dell’importo dell’operazione finanziaria del primo livello, nel caso di riassicurazione. Per l’accesso, le imprese devono aver prodotto, negli ultimi due esercizi precedenti la richiesta, almeno il 70% del fatturato nei confronti del committente sottoposto alle procedure. Può essere anche richiesto un contributo a fondo perduto finalizzato ad abbattere il tasso di interesse, ai sensi e nei limiti della disciplina europea sugli aiuti di importanza minore (“de minimis”) e pari al valore complessivo, attualizzato, della differenza tra interessi calcolati nell’arco dell’intera durata dell’operazione, al tasso contrattuale, e gli interessi determinati applicando un tasso pari al 50% del contrattuale. 
4 febbraio 2024
La complicata situazione geopolitica internazionale è stato uno dei temi principali dello 'Shipping, Transport & Intermodal Forum' che si è svolto a Rapallo e che ha visto anche la partecipazione del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi. "Siamo un Paese con una forte vocazione marittima”, ha detto il Viceministro, mettendo l’accento sulla difficile situazione che si sta vivendo in Mar Rosso. "Questa situazione geopolitica crea delle apprensioni, ma crea anche delle grandi opportunità per il nostro Paese; l'opportunità di ridare una centralità al Mediterraneo. Nei prossimi giorni sarò a Berlino – ha continuato Rixi -. Abbiamo aperto una nuova linea da Damietta e Trieste, vedremo di aprire anche linee su Genova, il traffico inter-Mediterraneo deve diventare importante nell'ottica generale. L'Europa deve accorgersi che esiste il Mediterraneo, fino a quando non c'era la crisi Ucraina l'economia tedesca non guardava al Mediterraneo per le materie prime e per i semilavorati guardava ai Paesi dell'est e alla Russia. Oggi una serie di investitori ha cambiato rotta perché di là c'è un muro". Il Viceministro ha anche sottolineato che “l'Italia può diventare un hub logistico anche sul tema dei carburanti. Abbiamo delle peculiarità e il nostro Paese deve avere la forza di farlo presente anche a livello continentale".
22 gennaio 2024
Sono in arrivo i nuovi fondi per il rinnovo del parco veicolare nell’autotrasporto. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, infatti, il Decreto Ministeriale dello scorso 1° dicembre che stanzia 25 milioni di euro per incentivare l’acquisto di mezzi ecologici e tecnologicamente avanzati, per svecchiare le flotte. Le risorse sono riservate alle imprese di autotrasporto merci in regola con i requisiti di iscrizione al Registro Elettronico Nazionale (REN) e all’Albo degli autotrasportatori.  Il decreto chiarisce che 2,5 milioni sono destinati all’acquisto di mezzi nuovi con massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate a trazione alternativa a metano CNG, gas naturale liquefatto LNG, ibrida (diesel/elettrico) e elettrica (full electric), e alla riconversione di autoveicoli per il trasporto merci a motorizzazione termica in veicoli a trazione elettrica; 15 milioni di euro per la rottamazione di mezzi con massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate, con contestuale acquisizione di veicoli nuovi di fabbrica, Euro VI step E ed Euro 6 E; 7,5 milioni di euro di euro per l’acquisto di nuovi rimorchi e semirimorchi, adibiti al trasporto combinato ferroviario e/o dotati di ganci nave per il trasporto combinato marittimo e all’acquisto di rimorchi/semirimorchi ed equipaggiamenti per mezzi superiori alle 7 tonnellate per il trasporto in regime ATP.
Autore: Girolamo Vitiello 22 gennaio 2024
Da fine dicembre l'assicurazione è obbligatoria anche per i veicoli fermi. Il Decreto Legislativo 22 novembre 2023 n. 184, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 dicembre 2023, ha infatti recepito la Direttiva Ue in tema di assicurazione sulla responsabilità civile verso terzi e ha ampliato la categoria dei veicoli soggetti all’obbligo di copertura assicurativa. La nuova norma definisce veicolo: qualsiasi veicolo a motore azionato esclusivamente da una forza meccanica che circola sul suolo ma non su rotaia, con: una velocità di progetto massima superiore a 25 km/h; o un peso netto massimo superiore a 25 kg e una velocità di progetto massima superiore a 14 km/h; qualsiasi rimorchio destinato ad essere utilizzato con un veicolo, a prescindere che sia ad esso agganciato o meno; i veicoli elettrici leggeri (individuati con successivo decreto ministeriale). La necessità della copertura assicurativa scatta per ogni veicolo rientri in questa definizione, indipendentemente da dove lo stesso si trovi e se sia o meno in movimento e purché mantenga la funzione di trasporto. Sono però previste alcune deroghe, escludendo l’applicazione dell’obbligo assicurativo per le seguenti categorie: - i veicoli formalmente ritirati dalla circolazione nonché quelli il cui uso è vietato, in via temporanea o permanente, in forza di una misura adottata dall'autorità competente (per esempio quelli sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo);  - i veicoli non idonei all'uso come mezzo di trasporto (i mezzi che non sono tecnicamente in grado di circolare perché, per esempio, privati del motore); - i veicoli il cui utilizzo è stato volontariamente sospeso per effetto di una formale comunicazione all'impresa di assicurazione. La sospensione, specifica la legge, può essere richiesta più volte fino a un massimo di dieci mesi, rispetto all’annualità (estesi fino a undici mesi per i veicoli storici).
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