Guida autonoma camion: a che punto è la normativa?

12 aprile 2022

La normativa europea sulla guida autonoma

Sempre più frequentemente si sente parlare di guida autonoma camion: se fino a poco tempo fa sembrava ancora fantasia, soprattutto per quel che riguarda il settore dei trasporti pesanti, oggi invece il futuro sembra non essere così lontano.

La progettazione di camion a guida autonoma, intanto, va avanti e così la sperimentazione su strada. All’interno del settore del trasporto pubblico, è stato inaugurato pochi mesi fa ad Helsinki il progetto Ride2rail, che riguarda la messa su strada di un servizio di autobus robot a guida autonoma con un autista di sicurezza a bordo.

Secondo ciò che è emerso da una indagine europea, i cittadini europei hanno un’impressione positiva nei confronti dei veicoli a guida autonoma (CAV Connected and Autonomous Vehicles) soprattutto in relazione alla sicurezza su strada e alla sostenibilità ambientale.

Le perplessità, semmai, riguardano la privacy, mentre per quanto riguarda l’efficienza, un terzo degli intervistati mostra ottimismo immaginando un miglioramento dei servizi e un altro terzo mostra, invece, seri dubbi, temendo un peggioramento.


In Italia, ben il 64% degli intervistati ha mostrato un atteggiamento positivo proprio sulla sicurezza stradale.

Ci si chiede, dunque, nella realtà, a che punto sia la possibilità di utilizzo su strada di camion a guida autonoma.

Camion a guida autonoma: quando arriveranno su strada?

Per quanto riguarda le automobili private oggi in Europa la guida autonoma, con i sistemi tipo ADAS, ha raggiunto un livello 2 di automazione.

Sono stati, infatti, definiti 5 livelli di guida autonoma:

  1. Guida assistita: si tratta di un sistema che prevede la guida totale da parte dell’autista con però l’introduzione di alcuni strumenti che aiutano nella guida, come il cruise control. Attualmente questi sistemi vengono già montati su molti modelli di automobile.
  2. Guida semiautonoma: prevede l’introduzione di sistemi che supportano in guidatore in alcune fasi della guida, come durante la frenata, l’accelerazione o in coda. Il livello di attenzione dell’autista deve comunque rimanere alto, perché questi sistemi non sostituiscono l’azione umana.
  3. Guida altamente automatizzata: permette in alcune situazioni specifiche la guida da parte del mezzo, senza necessità che il conducente intervenga, come per esempio in autostrada.
  4. Guida completamente automatizzata: l’auto è autonoma per la maggior parte del tempo e il conducente non deve intervenire, pertanto, può occuparsi di altro mentre l’auto procede. Per quanto riguarda questo livello, si stanno ancora creando i primi prototipi.
  5. Guida autonoma: è il massimo livello di automazione, nel quale non sarà più necessario il conducente e le auto saranno in grado di interagire tra loro.

Anche per quanto riguarda gli autoarticolati, la sperimentazione sta procedendo, in particolare oltreoceano si stanno studiano camion con guida autonoma fino al livello 4: in questo tipo di mezzi, il conducente ha come incarico quello di occuparsi del primo e dell’ultimo miglio di percorrenza. Ciò significa che il mezzo viene guidato a partire dai magazzini fino all’autostrada e, una volta uscito dall’autostrada, fino alla destinazione finale.

In tutto il tratto autostradale entra in funziona la guida autonoma, senza che il conducente debba intervenire. I camion a guida autonoma di 4° livello, infatti, sono in grado di gestire lo sterzo, regolare la velocità, controllare l’ambiente circostante senza la necessità che intervenga il conducente. In questo tipo di prototipi si riscontrano ancora limiti rappresentati dall’impatto sulla guida delle condizioni atmosferiche.

Guida autonoma per i camion: cosa avviene in Europa

Se negli Stati Uniti la sperimentazione va avanti, anche in Europa le case produttrici si stanno muovendo e stanno cercando di introdurre novità, che si rivelano interessanti sia nel risparmio del carburante, sia per quel che riguarda la sostenibilità ambientale.

Le nuove tecnologie riguardano in particolare:

  • Platooning di camion: si tratta di un sistema attraverso il quale gli autoarticolati viaggiano in gruppo, organizzati in colonne. Ciò permette di creare un effetto scia molto positivo, che consente di ridurre fino al 10% di carburante e di influire positivamente sulla sostenibilità ambientale.
  • Sistema di protezione anticipata: è un sistema di sicurezza che permette di segnalare in anticipo la presenza di cantieri o di incidenti sulle strade, prevenendo eventuali incidenti.

La normativa europea sulla guida autonoma

Attualmente la normativa europea permette di attivare livelli di guida autonoma fino al 2. Tuttavia, Francia e Germania hanno individuato nel 2022 la data per introdurre gradualmente aggiornamenti al Codice della strada e probabilmente verranno inserite modifiche alle regolamentazioni vigenti per poter regolamentare sistemi di guida avanzati sempre più sofisticati. È possibile che una variazione in questi paesi possa dare l’avvio a modifiche anche negli altri paesi europei.

In ogni caso, molti prevedono che solo a partire dal 2027 saranno maturi i tempi per iniziare a parlare di automezzi a guida completamente autonoma.

Se, da una parte, il futuro è più vicino di quello che si pensa e la tecnologia avanza rapidamente, dall’altra sono ancora necessari molti studi e tempo per preparare una normativa adeguata alle necessità.

10 luglio 2024
Nelle scorse settimane, la Direzione generale della Motorizzazione ha apportato alcune integrazioni e chiarimenti alle istruzioni relative alle disposizioni per i corsi CQC. Il provvedimento è legato alla necessità di fornire delle risposte ad alcuni quesiti sull’applicazione della nuova disciplina della CQC (di cui al DM del luglio 2021), oltre che di aggiornare i modelli per le dichiarazioni di atto notorio dei docenti sul trattamento dei dati personali. Fra i punti oggetti di chiarimento alcuni sono particolarmente importanti. Il testo fornisce, ad esempio, precisazioni sulla conversione e il duplicato della CQC nei casi di titolare di patente di guida italiana e di CQC conseguita presso uno Stato Ue o dello Spazio economico europeo o in Svizzera, quando ha stabilito la residenza in Italia (conversione possibile per tutta la validità della CQC quinquennale posseduta); di titolare di patente di guida rilasciata da uno Stato membro Ue o dello Spazio economico europeo; o sulla conversione di una CQC ottenuta nel Regno Unito entro il 31 dicembre 2020. La circolare offre chiarimenti anche sulla figura del docente medico, con esperienza di due anni di formazione. In questa categoria è incluso ora anche il medico odontoiatra iscritto all’albo provinciale degli odontoiatri. Per quel che riguarda il numero dei docenti per ciascuna lezione del corso CQC si spiega che “possono essere comunicati più nominativi di docenti per ciascuna delle qualificazioni professionali richieste”. Inoltre, la circolare entra nel merito anche delle variazioni delle sedi, del materiale didattico, delle attrezzature e del personale docente. Si chiariscono, anche, le modalità di rilevazione di presenze e assenze. @rivistatir 
24 giugno 2024
I trasporti nel cuore dell’economia: l’intermodalità al centro di un convegno a Roma 
3 marzo 2024
Passi avanti verso la riforma della legge sugli interporti. La Camera, infatti, ha dato il via libera in prima lettura alla proposta di legge con 125 sì, 79 no e 3 astenuti; adesso la parola passa al Senato. Il documento contiene una serie di punti, a partire dalla definizione di interporti e cioè "il complesso organico di infrastrutture e di servizi integrati di rilevanza nazionale, gestito in forma imprenditoriale" per "favorire la mobilità delle merci tra diverse modalità di trasporto". La nuova norma si propone di favorire l'intermodalità terrestre e l'efficienza dei flussi logistici, valorizzando anche la rete esistente degli interporti e i collegamenti con il sistema portuale. L'iter di riforma mira ad aggiornare la Legge quadro del 1990. Scritto da redazione Tir
4 febbraio 2024
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, il 31 gennaio, un decreto legge a tutela dell’indotto delle grandi imprese in stato di insolvenza, ammesse alla procedura di amministrazione straordinaria. Una questione che riguarda anche il settore dell’autotrasporto, in particolare le imprese che vantano crediti insoluti per servizi di trasporto effettuati per conto di Acciaierie d’Italia (ex Ilva). Il DL prevede diverse misure che vanno dall'accesso agevolato al Fondo di garanzia Pmi a un Fondo specifico, istituito presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, con l'obiettivo di abbattere gli interessi sui mutui per nuova liquidità. Per quanto riguarda il Fondo di garanzia, il DL prevede che le imprese che incontrano difficoltà di accesso al credito a causa dell’aggravamento della posizione debitoria delle imprese è concessa a titolo gratuito, senza valutazione, la garanzia del Fondo fino all’80% dell’importo dell’operazione, nel caso di garanzia diretta; fino al 90% dell’importo dell’operazione finanziaria del primo livello, nel caso di riassicurazione. Per l’accesso, le imprese devono aver prodotto, negli ultimi due esercizi precedenti la richiesta, almeno il 70% del fatturato nei confronti del committente sottoposto alle procedure. Può essere anche richiesto un contributo a fondo perduto finalizzato ad abbattere il tasso di interesse, ai sensi e nei limiti della disciplina europea sugli aiuti di importanza minore (“de minimis”) e pari al valore complessivo, attualizzato, della differenza tra interessi calcolati nell’arco dell’intera durata dell’operazione, al tasso contrattuale, e gli interessi determinati applicando un tasso pari al 50% del contrattuale. 
4 febbraio 2024
La complicata situazione geopolitica internazionale è stato uno dei temi principali dello 'Shipping, Transport & Intermodal Forum' che si è svolto a Rapallo e che ha visto anche la partecipazione del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi. "Siamo un Paese con una forte vocazione marittima”, ha detto il Viceministro, mettendo l’accento sulla difficile situazione che si sta vivendo in Mar Rosso. "Questa situazione geopolitica crea delle apprensioni, ma crea anche delle grandi opportunità per il nostro Paese; l'opportunità di ridare una centralità al Mediterraneo. Nei prossimi giorni sarò a Berlino – ha continuato Rixi -. Abbiamo aperto una nuova linea da Damietta e Trieste, vedremo di aprire anche linee su Genova, il traffico inter-Mediterraneo deve diventare importante nell'ottica generale. L'Europa deve accorgersi che esiste il Mediterraneo, fino a quando non c'era la crisi Ucraina l'economia tedesca non guardava al Mediterraneo per le materie prime e per i semilavorati guardava ai Paesi dell'est e alla Russia. Oggi una serie di investitori ha cambiato rotta perché di là c'è un muro". Il Viceministro ha anche sottolineato che “l'Italia può diventare un hub logistico anche sul tema dei carburanti. Abbiamo delle peculiarità e il nostro Paese deve avere la forza di farlo presente anche a livello continentale".
22 gennaio 2024
Sono in arrivo i nuovi fondi per il rinnovo del parco veicolare nell’autotrasporto. È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, infatti, il Decreto Ministeriale dello scorso 1° dicembre che stanzia 25 milioni di euro per incentivare l’acquisto di mezzi ecologici e tecnologicamente avanzati, per svecchiare le flotte. Le risorse sono riservate alle imprese di autotrasporto merci in regola con i requisiti di iscrizione al Registro Elettronico Nazionale (REN) e all’Albo degli autotrasportatori.  Il decreto chiarisce che 2,5 milioni sono destinati all’acquisto di mezzi nuovi con massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate a trazione alternativa a metano CNG, gas naturale liquefatto LNG, ibrida (diesel/elettrico) e elettrica (full electric), e alla riconversione di autoveicoli per il trasporto merci a motorizzazione termica in veicoli a trazione elettrica; 15 milioni di euro per la rottamazione di mezzi con massa complessiva a pieno carico pari o superiore a 3,5 tonnellate, con contestuale acquisizione di veicoli nuovi di fabbrica, Euro VI step E ed Euro 6 E; 7,5 milioni di euro di euro per l’acquisto di nuovi rimorchi e semirimorchi, adibiti al trasporto combinato ferroviario e/o dotati di ganci nave per il trasporto combinato marittimo e all’acquisto di rimorchi/semirimorchi ed equipaggiamenti per mezzi superiori alle 7 tonnellate per il trasporto in regime ATP.
Autore: Girolamo Vitiello 22 gennaio 2024
Da fine dicembre l'assicurazione è obbligatoria anche per i veicoli fermi. Il Decreto Legislativo 22 novembre 2023 n. 184, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 dicembre 2023, ha infatti recepito la Direttiva Ue in tema di assicurazione sulla responsabilità civile verso terzi e ha ampliato la categoria dei veicoli soggetti all’obbligo di copertura assicurativa. La nuova norma definisce veicolo: qualsiasi veicolo a motore azionato esclusivamente da una forza meccanica che circola sul suolo ma non su rotaia, con: una velocità di progetto massima superiore a 25 km/h; o un peso netto massimo superiore a 25 kg e una velocità di progetto massima superiore a 14 km/h; qualsiasi rimorchio destinato ad essere utilizzato con un veicolo, a prescindere che sia ad esso agganciato o meno; i veicoli elettrici leggeri (individuati con successivo decreto ministeriale). La necessità della copertura assicurativa scatta per ogni veicolo rientri in questa definizione, indipendentemente da dove lo stesso si trovi e se sia o meno in movimento e purché mantenga la funzione di trasporto. Sono però previste alcune deroghe, escludendo l’applicazione dell’obbligo assicurativo per le seguenti categorie: - i veicoli formalmente ritirati dalla circolazione nonché quelli il cui uso è vietato, in via temporanea o permanente, in forza di una misura adottata dall'autorità competente (per esempio quelli sequestrati o sottoposti a fermo amministrativo);  - i veicoli non idonei all'uso come mezzo di trasporto (i mezzi che non sono tecnicamente in grado di circolare perché, per esempio, privati del motore); - i veicoli il cui utilizzo è stato volontariamente sospeso per effetto di una formale comunicazione all'impresa di assicurazione. La sospensione, specifica la legge, può essere richiesta più volte fino a un massimo di dieci mesi, rispetto all’annualità (estesi fino a undici mesi per i veicoli storici).
10 gennaio 2024
Brennero, ecco il calendario invernale dei divieti per i mezzi pesanti 
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Pacchetto mobilità Ue: disponibile il documento Trace 2 
Pubblicato il nuovo calendario dei divieti di transito dei veicoli pesanti provenienti dalla Germani
30 agosto 2023
Pubblicato il nuovo calendario dei divieti di transito dei veicoli pesanti provenienti dalla Germania attraverso il Tirolo.
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