Approvato il Regolamento Marebonus per le imprese operanti nel trasporto intermodale marittimo. Ne dà notizia l’associazione Alis, citando una nota del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi. Il Decreto interministeriale MIT-MEF regola la ripartizione e l’erogazione delle risorse a partire dal 2023. Le risorse stanziate dal 2023 al 2026 sono pari a 21,5 milioni di euro all’anno.
“Siamo decisamente soddisfatti del via libera dato da MIT e MEF al nuovo Regolamento Marebonus, che testimonia l’attenzione del Governo e la consapevolezza di quanto tale misura incentivante sia necessaria tanto per le imprese operanti nel trasporto intermodale marittimo quanto per la collettività, considerando i notevoli benefici che produce in termini ambientali, economici e sociali, che ALIS ha sempre evidenziato e dimostrato”.
Così il Vicepresidente e Direttore Generale di Alis Marcello Di Caterina commenta la nota del Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi relativa all’approvazione del Regolamento Marebonus e, in particolare, al decreto interministeriale MIT-MEF che disciplina le modalità di ripartizione ed erogazione delle risorse a partire dall’annualità 2023.
“La notizia di questo decreto è senz’altro molto importante perché garantisce l’erogazione delle risorse stanziate dal 2023 al 2026, equivalenti a 21,5 milioni di euro all’anno, e restiamo fiduciosi che il Governo riuscirà a trovare la soluzione ottimale anche per non perdere le risorse ancora non erogate per l’annualità 2022”.
Marebonus è un incentivo, inserito nella Legge di Stabilità 2016 su richiesta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a sostegno del trasporto merci via mare. Mira a preferire l’utilizzo della via marittima rispetto a quella di terra, attraverso un incentivo parametrato alla strada evitata in territorio nazionale. I fondi Marebonus favorendo il trasporto delle merci via mare consentono il decongestionamento del traffico.
Marebonus è rivolto a progetti per migliorare la catena intermodale, che includono la realizzazione di nuovi servizi marittimi per il trasporto combinato delle merci e il miglioramento dei servizi su rotte esistenti, in arrivo e in partenza da porti situati in Italia.